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LAV Roma - Orsi della Luna |
“Avevano il corpo ricoperto di piaghe e un catetere conficcato nell’addome: alcuni, stremati dal dolore, sbattevano il cranio contro le gabbie fino a procurarsi orribili ferite; altri si erano spaccati i denti mordendo il ferro. Dalle sbarre vidi spuntare una zampa gigantesca e, inconsapevole dei rischi che correvo, volli toccarla. Allungai la mano, l’orso me la strinse dolcemente. Allora gli promisi che sarei tornata e che l’avrei salvato”.
Queste parole sono state scritte da Jill Robinson, una straordinaria donna inglese che viene casualmente a conoscenza dell’esistenza delle fattorie della bile e nel 1998 fonda Animals Asia.
Nelle fattorie della bile, oggi, sono ancora rinchiusi circa 20.000 orsi neri asiatici. Allevati e torturati per soddisfare la richiesta di bile del mercato asiatico. Rinchiusi in gabbie grandi quanto il loro corpo, senza mai uscire, gli animali vengono munti giornalmente – anche 2 volte al giorno – con l’ausilio di un rudimentale catetere di metallo conficcato nella cistifellea in totale assenza di requisiti igienici minimi, senza il supporto di alcun medico veterinario o uso di farmaci anestetici.
Nel giugno del 2000 Animals Asia conclude il primo storico accordo firmato tra una organizzazione internazionale non governativa e il Governo Cinese nell’ambito dell’animal welfare. Il trattato prevede la liberazione dei primi 500 esemplari detenuti e impegna le autorità locali a ritirare progressivamente le licenze.
Oggi Animals Asia è il solo interlocutore del Governo Cinese in materia di bear farming e l’unico al quale è consentito operare all’interno dei confini nazionali, mentre oltre il 70% del territorio cinese è farm-free.
Animals Asia è l’unica organizzazione internazionale non governativa che si batte per mettere fine alle fattorie della bile nel sudest asiatico, riscattando gli orsi e ospitandoli nei suoi santuari in Cina e in Vietnam.
L’associazione lavora “sul territorio” con lo scopo di promuovere il cambiamento e lo sviluppo attraverso l’informazione e l’educazione.
Appena arrivano nei centri di recupero, tutti gli orsi devono essere sottoposti all’intervento necessario di asportazione della cistifellea. Vengono poi loro rivolte tutte le cure necessarie per un recupero fisico, motorio e psicologico e poi finalmente vengono liberati nei centri e sono liberi di giocare, farsi il bagno e godersi il sole !!!
Animals Asia opera a livello internazionale. In Italia la sede è a Genova, ma ci sono gruppi di supporto in tutto il territorio (elencati nel sito).
Animals Asia opera a livello internazionale. In Italia la sede è a Genova, ma ci sono gruppi di supporto in tutto il territorio (elencati nel sito).
Le attività dei gruppi di supporto sono fondamentalmente due: raccogliere firme (sotto la petizione online e in allegato la petizione cartacea da stampare e firmare che è più importante) e raccogliere fondi per finanziare i due centri di recupero che ospitano centinaia di orsi sottratti alle fattorie e, moltissimi, bisognosi di cure molto costose.
Petizione: www.animalsasia.org/index.php?UID=8JG7KMRRVLV (ATTENZIONE: nella stessa pagina è possibile sottoscrivere un’altra nostra petizione con la quale chiediamo alla Cina di far vietare l'uso di cani e gatti come alimento).
I riferimenti del Gruppo di supporto di Roma sono questi:
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